

The Bowl (La Jatte) è un machinima costruito attraverso numerosi screenshot recuperati da una varietà di videogiochi. Il lavoro è stato ispirato dal film La Jetée (1962) di Chris Marker e di quest’ultimo ha prelevato voce narrante (Jean Negroni), suoni e musica, appositamente manipolati e remixati. Composto utilizzando vari videogiochi come fonte visiva, il lavoro vuole essere un remake concettuale ed una ricostruzione mediale del film. L’intento non è ri-produrre pezzo per pezzo l’opera di Marker, ma utilizzare quest’ultima per una riflessione concernente i media abusati e l’abuso dei media, sottolineandone le retoriche soggiacenti così come gli elementi narrativi di superficie. Laddove l’opera di Marker conduce all’elaborazione di una storia vera e propria, The Bowl (La Jatte) vuole lasciare spazio ad ogni singolo frame – ognuno dotato di un proprio potenziale narrativo – evidenziando le possibilità creative correlate a ogni singola immagine.
Luca Miranda la sua pratica si concentra sulla relazione e le connessioni tra realtà e simulazione. Si interessa al concetto di avatar in quanto entità estetica e alle sue caratteristiche strutturali, testuali e rappresentative. La sua pratica si rivolge all'analisi critica delle meccaniche ludiche e alle nozioni di identificazione ed interpassività. Il suo lavoro è fortemente intrecciato a pratiche di game photography e investiga l'immagine dell'avatar nella cultura contemporanea. Miranda ha conseguito nel 2016 una Laurea di primo livello in D.A.M.S. all’Università di Bologna e nel 2020 una Laurea Magistrale in Televisione, Cinema e New Media all'Università IULM. Nel 2018 ha co-fondato il collettivo artistico milanese Eremo e attualmente è uno dei curatori del sito VRAL, focalizzato su Game art, machinima e sperimentazioni videoludiche. https://www.unawsome.com